Pat Moore y el ‘urban snowboard’

 

Pat Moore e lo 'snowboard urbano'

Un Natale, quando Pat Moore era molto piccolo, Babbo Natale gli portò uno snowboard; nessuno all'epoca aveva la minima idea dell'effetto che questo dono avrebbe avuto sulla vita di Pat Moore. Quando fu abbastanza grande, si iscrisse al programma sulla neve della Waterville Academy, dove poté ricevere un'istruzione e una formazione speciale: al mattino per studiare in classe e al pomeriggio per esercitarsi con gli indizi. All'età di 15 anni entra a far parte del team Forum Youngblood e nel giro di un anno era già entrato a far parte del World Junior Team. Da lì, in una traiettoria fulminea, iniziò a gareggiare in eventi e campionati importanti, ma ogni giorno tornava a casa per fare i compiti e gli obblighi. Non ci è voluto molto perché diventasse un pilota professionista.

Nel corso degli anni ha dimostrato che è impossibile per lui concentrarsi su una sola disciplina, e cioè che tutte le modalità di snowboard gli vanno bene. Si è classificato terzo nel Gran Premio degli Stati Uniti Halfpipe nella stagione 2002-2003 e l'anno successivo è arrivato secondo nel campionato Vans Triple Crown nella modalità Slopestyle. Inoltre, ha raggiunto il podio nell'evento Quarterpipe dell'Oakley Arctic Challenge nel 2007 e ha ottenuto ottimi risultati sia nella Coppa del Mondo FIS che nei Winter X Games.

Ma potresti conoscerlo bene o conoscerlo dalle sue apparizioni in famosi film sullo snowboard, come "That's It, That's All" (2008) e "The Art of Flight" (2011), entrambi di Travis Riso. Anche in altri film come "Forum", "Against 'Em", "The Community Project" e "Video Gangs". Nel 2014 Pat Moore ha fatto parte di una serie chiamata Blueprint che segue le sue orme durante la stagione della neve durante le riprese del suo primo lungometraggio per Volcom, “Mr. Pianta”.

Vi lasciamo uno dei video della serie Blueprint con Pat Moore, dove potete vedere le sue capriole con la tavola in ambienti urbani. Un passaggio!