Parlare di Andy Irons significa parlare di una delle figure più importanti che il surf ci ha lasciato. Questo statunitense, nato a Oahu il 24 luglio 1978 e scomparso a soli 32 anni, è senza dubbio un punto di riferimento per i surfisti di tutto il mondo.
La carriera di questo surfista professionista non avrebbe potuto essere meno spettacolare: tre volte campione del mondo (2002, 2003 e 2004) dell'ASP World Tour e con un montepremi accumulato di quasi 1.500.000 di dollari, Andy Irons è stato una delle figure più prolifiche che questo splendido sport ci abbia mai lasciato.
La carriera di Irons fu costellata di successi e fin dall'inizio accumulò premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Ad esempio, ha vinto il Rip Curl Sea ad Arica, in Cile, nel 2007, il Quiksilver ProFrance sulla costa sud-occidentale della Francia, il Nijjima Quiksilver Pro sull'isola di Nijjima e, tra i tanti altri paesi e trofei, l'australiano Rip Curl Bells Beach. Vale la pena notare che la terra natale di Andy Irons ha portato a questo surfista spettacolare innumerevoli soddisfazioni, e i premi che ha ottenuto nella sua terra natale sono altrettanto importanti. Si può dire che Andy Irons sapeva essere ed è stato un profeta nella sua terra.
Senza dubbio, Andy Irons ha segnato un punto di riferimento ed è diventato una figura di spicco nel surf, tanto che la sua storia è immortalata per sempre nel film che Billabong ha prodotto nel 2004 e che racconta il mondo del surf e, in particolare, il contributo di questo grande surfista. Inoltre, questo film sul surf e su Andy Irons ci mostra un altro aspetto chiave della carriera di surfista di Andy: la sua rivalità con l'altro grande surfista, Kelly Slater. Una grande rivalità tra questi due grandi surfisti, entrambi d'élite mondiale, ha dato vita ad anni di passione e di una lotta feroce per essere i migliori in questo fantastico sport.
Purtroppo la vita di Andy Irons si è conclusa prematuramente il 2 novembre 2010, quando il suo corpo è stato trovato al Grand Hyatt Hotel dell'aeroporto di Dallas-Fort Worth. Inizialmente la sua morte fu attribuita a un peggioramento della febbre dengue contratta dall'atleta, anche se gli esami definitivi confermarono che la morte di Andy era stata causata da un ictus causato da una preesistente malattia coronarica associata all'uso di droghe. A quanto pare Andy aveva assunto un mix di farmaci, fatto confermato dal ritrovamento di metadone nascosto all'interno di flaconi di tranquillanti.
Il mondo del surf pianse la scomparsa di Andy Irons e perfino il suo grande rivale, Kelly Slater, dedicò una sua vittoria, ottenuta quattro giorni dopo la morte di Andy, alla memoria del geniale surfista recentemente scomparso. La morte di Andy Irons ebbe un impatto tale che perfino il governatore delle Hawaii dichiarò il 13 febbraio "Giorno di Andy Irons". Andy Irons, una leggenda che non dimenticheremo mai